MENU

XXXII ciclo

Eleonora Sforzi

Eleonora Sforzi è dottoranda in Storia delle arti e dello spettacolo presso l'Università di Firenze, in cotutela con l’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne (tutor: Prof. Federico Pierotti e Prof. José Moure). Per il progetto di ricerca si propone di indagare la storia del fashion film in Italia e in Francia, ispirandosi agli studi di cultura visuale e all’archeologia dei media. Nel luglio 2016 ha conseguito la laurea magistrale in Scienze dello Spettacolo, con una tesi sulla persistenza della “cinematografia-attrazione” nel cinema di Manoel de Oliveira.

Tesi di laurea magistrale: La memoria della «cinematografia-attrazione» in Manoel de Oliveira: uno sguardo retrospettivo sul cinema degli anni Ottanta
Relatore: Prof. Federico Pierotti
Firenze, Dipartimento SAGAS (via Gino Capponi, 9), 13 luglio 2016

Titolo del progetto di ricerca: Il fashion film in Italia e in Francia: archeologia di un genere (1930-1980)

Sunto del progetto: Il film di moda (fashion film) è oggi considerato un genere ben riconosciuto, in cui la presentazione dei prodotti si unisce alla sperimentazione visiva e stilistica, alimentata da un continuo dialogo con altre esperienze artistiche. Con sguardo retrospettivo, mi prefiggo di ricostruirne la storia secondo un’ottica intermediale e intertestuale che tenga presente gli studi di cultura visuale, ponendo al centro della ricerca alcune forme filmiche utili a rintracciarne una possibile archeologia. Nell’ampio e variegato panorama dei film non-fiction, attualmente oggetto di indagine e riscoperta in sede critica e teorica, mi concentrerò in particolare su alcuni casi significativi nell’arco cronologico compreso tra il 1930 e il 1980, prendendo in esame le esperienze del contesto italiano e francese. Saranno quindi inclusi nella ricerca generi e formati quali il cinegiornale, il documentario, il film pubblicitario, il film industriale e il film educativo.
L’indagine si colloca nell’orizzonte metodologico delineato da prospettive che invitano a considerare ambiti poco studiati della storia del cinema, in grado di far luce su ulteriori storie e aspetti allo stesso tempo paralleli e intersecati con quella principale. Tra i più significativi riferimenti teorico-metodologici che ispirano la presente ricerca si possono individuare i lavori sulle tecniche spettatoriali e la percezione visiva (J. Crary, 1990), sul rapporto tra la modernità, i dispositivi di visione e la società del consumo (A. Friedberg, 1999), sulla riconsiderazione degli utility films (V. Hediger, P. Vonderau 2009; M. Cowan 2014). Per la questione dell’impatto delle immagini in movimento e del coinvolgimento spettatoriale è particolarmente funzionale il concetto di “attrazione” emblematico del cinema delle origini (T. Gunning, 1986; A. Gaudreault 2004; W. Strauven 2007): un ambito teorico che si accorda con l’idea di studiare la storia del cinema nel più vasto orizzonte dei media e delle loro pratiche secondo una prospettiva archeologica, mettendone in risalto la molteplicità (T. Elsaesser, 2016).

Ultimo aggiornamento

13.06.2023

Cookie

I cookie di questo sito servono al suo corretto funzionamento e non raccolgono alcuna tua informazione personale. Se navighi su di esso accetti la loro presenza.  Maggiori informazioni