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XXXIV ciclo

 Bordone Martina

Curriculum

Nata nel 1993 a Ivrea, dove ottiene il diploma di maturità classica nel 2011. Consegue nel 2014 la laurea triennale presso l’Università di Firenze, sotto la guida del Professor Andrea De Marchi (110L). Presso lo stesso Ateneo, nel 2018, discute la tesi di laurea magistrale in Storia dell’Arte, coordinata dalla Professoressa Sonia Chiodo (110L). I suoi studi si concentrano sulla storia della miniatura medievale, con particolare interesse ai secoli XIII e XIV. Ha avuto esperienze nel campo dell’educazione museale e svolto un tirocinio formativo presso il Corpus della Pittura Fiorentina.

Tesi di laurea magistrale

Le Supplicationes Variae della Biblioteca Medicea Laurenziana: un libro su misura alla fine del Duecento (Firenze, 17 luglio 2018; relatrice Professoressa Sonia Chiodo).

Progetto di ricerca

Dal salterio al libro d’ore: miscellanee devozionali a destinazione individuale tra Due e Trecento.

A partire dalla seconda metà del Duecento, due precise categorie librarie, rispettivamente di antica e nuova codificazione, saranno involte in un processo di ibridazione formale destinato a risolversi con il graduale sostituirsi al Salterio del Libro d’Ore, quale testo maggiormente rappresentativo della pratica di devozione individuale, prevalentemente laica. Se entrambi gli estremi tipologici sono stati ampiamente trattati, il momento in cui avveniva il lento confluire di una tradizione nell’altra è ancora meritevole di un’attenzione approfondita e trasversale. L’intersezione di tali forme-libro ha infatti determinato una serie di elaborazioni ibride intermedie che riflettono tendenze ed orientamenti della committenza e che d’altra parte sono depositarie di varianti uniche, sia per composizione dei testi che per corredo iconografico: sono tali prodotti che questo progetto di ricerca intende repertoriare e schedare. Spesso lussuosamente decorati, simili manoscritti rispondono a livello testuale e figurativo a quel fervente sentimento di devozione, improntato alla penitenza, che connota le classi laicali emergenti al trapassare di un secolo nell’altro, un sentimento che in questi manufatti caratterizza in modo del tutto singolare il rapporto testo-immagine. La stessa compagine testuale è punto di partenza per approfondimenti fruttuosi: essa infonde a tali codici un alone criptico e miscellaneo che sarà poi irrimediabilmente perso nel processo di cristallizzazione del Libro d’Ore, in cui la cernita degli scritti andrà notevolmente a rastremarsi. Al netto del loro carattere fluido ed eclettico, i codici di transizione non paiono comunque immuni dal rispondere ad orientamenti generali, che si vorrebbe tracciare e circoscrivere, secondo criteri geografici, cronologici, morfologici, testuali e certo anzitutto figurativi, nel tentativo di individuarne l’indirizzo generale, nonché la parabola evolutiva.

Ultimo aggiornamento

13.06.2023

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