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Ciclo XXXV

Russo Sara

CURRICULUM
Diploma triennale in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera con una votazione di 110 e lode/110 e diploma in Restauro a ciclo unico quinquennale presso l’Accademia di Como con votazione di 110 e lode/110 con menzione.
I suoi interessi di studio sono rivolti all’ambito della conservazione dell’arte contemporanea e in particolare allo studio dei materiali sintetici. Tra i tirocini formativi, orientati a raccogliere competenze sui materiali moderni, si citano quelli svolti presso Open Care servizi per l’arte di Milano e la Fondazione Plart di Napoli. Dal 2017 al 2019 ha lavorato presso la Fondazione Antonio Ratti come responsabile della tutela della collezione; collaborando a diversi progetti tra cui l’aggiornamento del catalogo multimediale e la stesura di progetti per bandi di gara volti alla raccolta di fondi per le campagne di restauro.


TITOLO DELLA TESI DI LAUREA
Basi teoriche e possibilità di applicazione delle metodologie di conservazione e intervento per le plastiche dure - Un caso studio: restauro dell’opera Scultura neve di Remo Bianco.

 

TITOLO DEL PROGETTO DI DOTTORATO
Plastica: conservazione, restauro e materiali di intervento.

 

PROGETTO IN BREVE
Il progetto prende in esame gli oggetti d’interesse storico-artistico in plastica e ha come obiettivo l’inquadramento e l’approfondimento delle strategie di conservazione e intervento attuabili.
La scoperta delle prime plastiche semisintetiche e poi di quelle sintetiche, ha rivoluzionato e scandito il ritmo di tutto il novecento. Ancora oggi ci trasciniamo l’eco dei cambiamenti sociali, industriali e tecnologici che ha portato ed è forse oggi che, in piena emergenza climatica, ci rendiamo effettivamente conto della titanica rilevanza storica di questo materiale. La plastica non è solo un’importante conquista e uno degli argomenti più affascinanti di storia della scienza dei materiali; ma è anche il medium che ha permesso al design moderno di evolvere e ai linguaggi d’arte contemporanea di mutare radicalmente. La complessità di questi materiali è affascinante, ma i sottili equilibri intrinseci sono soggetti ad alterazione e innescano negli oggetti rapidi degradi di cui è spesso difficile identificarne le cause e ancora più complesso proporre delle
strategie di conservazione o restauro dei danni subiti. I musei e gli archivi di design affrontano quotidianamente la sfida di tutelare le loro collezioni, ma spesso si trovano con scarsi strumenti a disposizione. Attraverso la raccolta di informazioni storiche, casi studio, analisi diagnostiche, test e simulazioni, in un’ottica di interconnessione tra i campi storico-artistico e tecnico-scientifico, si tenterà di individuare buone pratiche di conservazione e restauro degli oggetti in materiale plastico.

Ultimo aggiornamento

13.06.2023

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