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XXXVI ciclo

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Andrea Strangio nel 2015 consegue la laurea triennale in Beni Artistici e dello Spettacolo, presso l’Università degli Studi di Parma, discutendo la tesi Imago magi. Dal sacerdote-mago al prestigi-attore (Relatore Prof. Luigi Allegri), con la votazione di 110 e lode. Nel 2019 consegue la laurea magistrale in Scienze dello Spettacolo, presso l’Università degli Studi di Firenze, discutendo la tesi Per una storia della magia come spettacolo. Il cerretano-prestigiatore nell’Italia del Cinquecento (Relatore Prof. Renzo Guardenti), con la votazione di 110 e lode. Lo studio ha indagato la storia e le forme degli spettacoli di quei ciarlatani che, nell’Italia del Cinquecento, esibendosi individualmente o in coppia, affiancavano, in funzione attrattiva e/o in funzione persuasiva, «maravigliosi» giochi di prestigio alla vendita dei loro prodotti. L’attenzione è stata rivolta anche ai processi di ricezione e al peculiare sapere tecnico che contraddistinguevano la realizzazione di quei magici eventi spettacolari.

 

Progetto di ricerca

Titolo provvisorio: L’Archivio Andres Neumann: memorie digitali e storiografia teatrale

Tutor: Prof. Renzo Guardenti

 

L’oggetto dell’indagine è l’archivio teatrale di Andres Neumann, conservato a Pistoia presso il Centro Culturale Il Funaro, che documenta la sua attività di curatore, produttore e distributore teatrale. Il fondo è un prezioso strumento della storiografia che conserva la memoria «pre-genetica» delle principali realizzazioni dello spettacolo, nazionale e internazionale, dell’ultimo trentennio del Novecento, con importanti protagonisti, tra cui si distinguono T. Kantor, P. Brook, P. Bausch, R. Wilson, D. Fo e F. Rame, V. Gassman. In seguito a una preliminare ricognizione archivistica dei materiali, volta a identificare i documenti da digitalizzare e a orientare l’indagine bibliografica, il progetto si svilupperà in due direzioni. Da un lato, innanzitutto, si studierà l’archivio in una prospettiva epistemologica multilineare al fine di valorizzarne le potenzialità in termini storico-teatrali, mettendo in luce le strategie e i processi creativi di alcuni spettacoli, specialmente per ciò che riguarda l’insieme della dimensione performativa. Dall’altro, il progetto intende valorizzare i documenti mediante l’elaborazione di un modello di piattaforma relazionale sfruttando le possibilità di rappresentazione reticolare offerte dal linguaggio digitale e conseguentemente restituendo, in una prospettiva contestuale, la pluralità dei codici di specifici fatti teatrali. Un assetto che offra, non solo, nessi e materiali di lavoro relativi all’Archivio Andres Neumann, ma anche innovative prospettive ermeneutiche, sviluppate attraverso la ricostruzione virtuale di alcuni eventi.

Ultimo aggiornamento

13.06.2023

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