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XXXVI ciclo

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Stefania Prisco (Caserta, 1987) è attualmente dottoranda in Storia dello Spettacolo presso l’Università di Firenze. Ha conseguito la laurea triennale in Scienze del Turismo per i Beni Culturali (2010) presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, con una tesi in Marketing turistico e dei beni culturali: Il contributo del marketing non convenzionale nelle strategie di comunicazione delle imprese teatrali. Nel 2013 consegue la laurea magistrale con lode in Storia dell’Arte, con una tesi in Drammaturgia dell’età moderna- Ha condotto un periodo di ricerca presso l’Istituto Banco Di Napoli- Fondazione (2012-2014) e collaborato con la pubblicazione di un articolo in “Quaderni dell’Archivio Storico”, Napoli 2011-2013. Segue un corso di perfezionamento in Formatore teatrale scolastico ed extrascolastico, presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa nell’anno accademico 2014/2015. Prosegue gli studi con un Master Biennale in Biblioteconomia e archivistica ecclesiastica, conseguito con lode presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Pietro”, Caserta (2017).

Nel ruolo di stagista ha collaborato presso la Società di Storia Patria- Terra di Lavoro, la Biblioteca Diocesana dell’I.S.S.R. “San Pietro”, e come Tecnico dei servizi culturali presso il Comune Di Caserta.

Pubblica nel 2015 il regesto della tesi di laurea magistrale confluito nel Cd-Rom che include “Lo spoglio delle polizze bancarie di interesse teatrale e musicale reperite nei giornali di cassa dell’Archivio del Banco di Napoli per gli anni 1726-1737”, allegato al volume 9 della serie Studi Pergolesiani. Pergolesi Studies, e il saggio Le fonti bancarie napoletane sullo spettacolo degli anni Settanta del XVIII secolo in Le stagioni di Niccolò Jommelli a cura di Maria Ida Biggi e Francesco Cotticelli nel 2018.

Nel 2019 lavora come insegnante di storia dell’arte presso la Scuola Secondaria di II grado.

 

Tesi di laurea magistrale

Le carte degli Antichi Banchi e la storia dello spettacolo a Napoli nel XVIII secolo: il 1737. Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, 11 marzo 2013, relatore prof. Francesco Cotticelli, correlatore prof. Giulio Sodano.

 

Progetto di ricerca

Titolo provvisorio: Luoghi e forme dello spettacolo (1737-1749).

La sistematica ricerca bibliografica e d’archivio permette di tracciare un’ampia e internazionale rete di contatti con le maestranze attive nei primi dieci anni di Carlo di Borbone a Napoli. Dalla ricerca e dallo studio di questi documenti nascono differenti motivi di approfondimento riguardanti le istituzioni spettacolari e il legame internazionale con la Spagna: la ricostruzione di singole carriere, l’evoluzione degli edifici regi, la frequentazione degli aristocratici attraverso gli acquisti di palchetti, il mecenatismo, le pratiche organizzative che riguardano l’esercizio della scena e il costume sociale. Erede dello sperimentalismo seicentesco, Napoli, seppe cogliere e rilanciare le potenzialità del fare spettacolo, affidando il suo prestigio culturale ad una capillare e laboriosa attività teatrale e musicale. La possibilità di creare un regesto analitico di documenti che copra parte del periodo del regno di Carlo, può segnalare agli studiosi del campo, carte finora non utilizzate e ricostruire le vicende del sistema musicale e teatrale del panorama nazionale ed europeo, riguardo al quadro storico, gestionale e socioculturale.

Ultimo aggiornamento

13.06.2023

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