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XXXVI ciclo

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Licia Triolo nasce a Palermo nel 1979. E’ funzionario restauratore MiBACT dal 2018.

Si laurea nel 2003 presso l’Università di Pisa in Conservazione dei Beni Culturali con una tesi sull’arte della ceroplastica. Ottiene una borsa di studio per frequentare presso lo stesso ateneo il Master “Materiali e Tecniche Diagnostiche nel Settore dei Beni Culturali”, del dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, che conclude nel 2005.

Nel 2009 si diploma all’Opificio delle Pietre Dure nel settore Restauro Manufatti Tessili con una tesi riguardante una manchira, parte di un costume samurai conservata presso il Museo Stibbert di Firenze e da allora collabora assiduamente con il laboratorio dell’Istituto sia per interventi conservativi che per la formazione. Tra le opere di cui si è occupata si segnala il restauro del Pallio bizantino della Chiesa di San Lorenzo a Genova e il lavoro di coordinamento durante il complesso restauro di ventisette pannelli disegnati da Pollaiolo e ricamati per i paramenti liturgici del Battistero di San Giovanni in oro e sete policrome.

 

Titolo progetto di ricerca

Gino Carlo Sensani (1888-1947), ‘padre del costume storico di scena’. Definizione dei materiali costitutivi e conservazione dell’abito ‘effimero’ per il teatro e per il cinema

Tutor: Antonella Capitanio

 

Abstract

In tempi recenti la valorizzazione di abiti e strutture indossabili per la scena ha avvertito fortemente la necessità, sulla spinta di urgenze conservative, dei molteplici supporti forniti dalla ricerca. La condizione di libertà creativa e le svariate finalità hanno fatto sì che gli autori di questi manufatti, nella veste di artisti, sarti e costumisti, ricercassero e utilizzassero ogni tipologia di idee e materiali, scevri da problematiche come la conservazione e durabilità delle loro creazioni.

La ricerca, in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure e con il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti, approfondirà la produzione artistica di Gino Carlo Sensani, definito da D’Amico il “padre del costume storico italiano per la scena”.

Obiettivo del progetto è la possibile ricostruzione di un catalogo di costumi disegnati dall’artista attraverso la ricerca d’archivio condotta tra varie località importanti per la sua biografia e la conseguente raccolta di documentazione grafica (figurini, bozzetti, cartamodelli, disegni di scena, materiali fotografici, riviste etc.). Parallelamente si affronterà lo studio e l’identificazione dei documenti tessili esistenti tramite la conoscenza dei materiali costitutivi e delle tecniche esecutive, in particolare alcune inedite opere di Sensani degli anni Venti e Trenta conservate presso il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti, che riportano la presenza di materiali plastici, innovativi per l’epoca.

Approfondendo questi aspetti si potrà riflettere contestualmente sullo stato di conservazione di una categoria di manufatti - gli abiti e le strutture indossabili per la scena - paragonabile, per genesi e natura costitutiva, ad opere polimateriche di arte contemporanea. Si prevede infine di effettuare una ricognizione di selezionati costumi cinematografici e teatrali del secondo Novecento provenienti dalla donazione Tirelli e custoditi presso il citato museo fiorentino, utili a definire la portata della diffusione dell’opera di Gino Carlo Sensani e la formulazione di un approccio conservativo applicabile su più larga scala alle collezioni di abiti di scena.

Ultimo aggiornamento

13.06.2023

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