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Ciclo XXXVI

Foto Majolino SAGAS

Giulia Majolino (Messina, 1990) ha conseguito la laura triennale in Beni culturali all’Università degli Studi di Messina (2011), sotto la guida della Prof.ssa Laura Cavazzini. Proseg uiti i suoi studi presso l’Università degli Studi di Firenze, ha ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte (2015), discutendo una tesi sulla pittura su tavola a Palermo dal XIV al XV secolo, relatore il Prof. Andrea De Marchi. Borsista presso la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi (a.a. 2016-2017), ha acquisito il diploma di Specializzazione in Beni storico artistici presso l’ateneo fiorentino (2020), con una tesi sul beato Chiarito del Voglia, relatrice la Prof.ssa Sonia Chiodo. Ha collaborato, come stagista, col Museo Nazionale del Bargello (2013) per l’attività di riordino e catalogazione della biblioteca e col Museo di Casa Buonarroti (2019-2020) per la creazione della pagina Google Arts & Culture dell’istituzione. I suoi studi sono principalmente rivolti all’indagine della produzione pittorica siciliana in epoca tardogotica.

 

Tesi di laurea magistrale

Per la pittura a Palermo tra XIV e XV secolo: polittici, maestri, botteghe

 

Titolo del progetto di ricerca

Per un corpus delle croci dipinte in Sicilia dal XIII al XV secolo: aspetti stilistici, iconografici e funzionali

 

Abstract

La croce dipinta, sin dalla indispensabile monografia di Evelyn Sandberg Vavalà del 1929, ha costituito una delle vie preferenziali per indagare la cultura artistica medievale. Il presente studio si propone di affrontare il complesso tema delle croci dipinte siciliane dal XIII al XV secolo, in maniera sistematica e da un punto di vista stilistico, iconografico e tipologico, al fine di redigere un corpus unitario che possa far luce sulla produzione artistica isolana.

Inizialmente si procederà a un doveroso censimento dei testi figurativi ancora superstiti, rileggendo criticamente le opere già note e approfondendo i casi ancora poco studiati, con l’intento di fornire un’analisi comparata dei manufatti che permetterà di contraddistinguere i principali centri di produzione, le diverse scuole pittoriche locali e gli influssi esogeni con cui entrarono in contatto.

In secondo luogo, si approfondirà la peculiarità tipologica delle tavole quattrocentesche siciliane, nelle quali si codifica la raffigurazione su entrambe le facce della croce, con il Crocifisso sul recto e il Risorto nel verso; questo trattamento, solitamente riservato alle piccole croci processionali, si riscontra solo raramente nelle croci monumentali peninsulari, ma ebbe invece una discreta diffusione in Sicilia.

Una particolare attenzione sarà infine rivolta all'analisi della destinazione d’uso di questi esemplari, alla loro posizione e fruizione all’interno degli edifici sacri e alla loro committenza, riservando uno sguardo privilegiato al legame con le numerose confraternite laiche che fiorirono sull’isola nel periodo preso in esame.

Ultimo aggiornamento

13.06.2023

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